Piani cottura a induzione

  • Infinite Combi di Electrolux

Piani cottura induzione

Il piano cottura a induzione è sempre più diffuso anche nelle cucine degli italiani. Rispetto al tradizionale piano cottura a gas permette di preparare numerosi piatti in meno tempo; si scalda più rapidamente e il controllo preciso del calore passa dalla cottura a fuoco vivo all'ebollizione lenta in pochi attimi. E’ quindi un modo di cucinare più rapido, sicuro ed efficiente. Non solo. L’assenza dei fornelli rende più facili le operazioni di pulizia; questo tipo di piano cottura, inoltre, riscalda soltanto il fondo delle pentole e delle padelle utilizzate in quel determinato momento, mentre il resto della superficie resta fredda e non c’è il rischio che si incrosti. Con una semplice spugnetta, tutto torna come nuovo in qualche secondo. Alcuni modelli sono dotati della funzione blocco comandi: premendo un unico tasto si pulisce il piano addirittura mentre si cucina. E adesso veniamo al risparmio. Il piano a induzione è quello che offre il maggior rendimento, disperde meno calore e quindi, in termini di efficienza energetica, è molto più conveniente anche rispetto a quello a gas. In foto un piano cottura a induzione Infinite Combi di Electrolux: basta far scorrere il dito sui comandi e il livello di calore cambia all'istante. Inoltre il controllo di precisione del calore significa meno spreco di energia e quindi abbattimento delle bollette. E’ possibile una cottura a tre livelli di temperatura regolabili.

  • KM 6306 di Miele

Piano cottura induzione

Poiché il calore viene erogato soltanto sul fondo della singola pentola o padella, con i piani di cottura a induzione i tempi per la preparazione dei cibi si riducono notevolmente: in 3 minuti si porta a ebollizione un litro d’acqua, mentre con il gas ne servono tra i 5 e i 7. L’assenza di fiamme, inoltre, annulla il pericolo di eventuali fughe di gas e di conseguenza aumenta il livello di sicurezza. E anche chi ha figli piccoli può stare tranquillo: in caso di accensione accidentale, infatti, nel momento in cui il rilevatore (presente in numerosi modelli) non percepisce la pentola sul piano, la cottura non viene attivata. Di conseguenza non si produce calore e dopo alcuni secondi il piano si spegne da solo. Ancora, la superficie di vetroceramica rimane fredda intorno alle pentole, portando al minimo il rischio di scottarsi. Il calore si diffonde in modo uniforme sulla pentola, senza le tipiche dispersioni che avvengono con i fornelli a gas. In foto KM 6306 di Miele, piano cottura a induzione indipendente con 4 zone cottura, di cui 2 PowerFlex per scaldare rapidamente anche le pentole molto grandi.  la scelta rapida per ogni zona cottura avviene tramite una scala numerica centrale, la funzione Stop & Go consente di ridurre la potenza al livello 1 su tutte le zone cottura in una volta. La funzione “tenere in caldo”, invece, regola la temperatura sul fondopentola così che nulla possa bruciare.
 

  • ACM 814/BA di Whirlpool

Piano induzione

Come funzione un piano cottura a induzione? Il processo è evoluto ma semplice: tramite speciali bobine poste sotto al piano cottura in vetroceramica si genera un campo magnetico, il quale viene direttamente trasferito al pentolame tramutandosi in calore. Tale procedimento rende quasi sempre necessario l'acquisto di pentole specifiche, ovvero dotate di fondo magnetico e quindi ricco di materiale ferroso. Occorre quindi mettere in conto anche questa spesa aggiuntiva, oltre a quella relativa al momento dell’acquisto: i piani cottura a induzione hanno infatti un costo più elevato rispetto a quelli tradizionali. Ed è inoltre necessario considerare l’aggravio delle bollette elettriche, soprattutto se si decide di aumentare la potenza del contatore (intervento che in alcuni casi è doveroso). Ogni medaglia ha il suo rovescio e questo tipo di piano cottura non fa eccezione. D’altra parte si consideri che la dispersione di energia legata al processo induttivo è davvero minima; il rendimento offerto è infatti pari al 92 per cento. In foto il piano cottura a induzione ACM 814/BA di Whirlpool: la funzione Flexicook combina le due zone di cottura e permette di utilizzare contenitori o griglie rettangolari e ovali fino a 38 cm di lunghezza. L'intuitivo slider touch control permette invece la regolazione temperatura di ciascuna delle aree di cottura, mentre il display retro illuminato ti indicherà le zone utilizzate.
 

  • Smart di Franke

Piani cottura a induzione

Se è vero che i piani cottura a induzione costano più di quelli a gas e consumano abbastanza, è anche vero che compensano con il rendimento. Sfruttano cioè al meglio la potenza dell’energia elettrica fornendo calore più velocemente rispetto ai piani a gas o elettrici. Cucinando a induzione si sfrutta il 90% dell’energia assorbita, mentre con un piano a gas se ne sfrutta solo il 55%. A parità di potenza, cucinando con il gas si utilizzano oltre 2,2 kW, con l’induzione solo 1,2 kW. In foto il piano cottura a induzione della collezione Smart di Franke, frutto del connubio fra un’estetica minimalista e un alto livello tecnologico. Fra le caratteristiche di questa proposta: piano domino da 30 centimetri con due zone di cottura, perfetto per risolvere le esigenze di spazi ridotti; configurazione in linea da 80 centimetri, che prevede tre fuochi posizionati uno di fianco all’altro. C’è anche la versione con 4 fuochi con base da 80 centimetri e 60 centimetri, quest’ultima disponibile anche in bianco.
 

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